Lorenzin, sanzioni per prescrizioni facili, ma tabelle rivedibili
Roma, 9 set. (AdnKronos) - Non sfumano le sanzioni per i medici dalle 'prescrizioni facili'. Ma c'è margine per un confronto sulle relative tabelle. Ad affermarlo è il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che fa chiarezza sulla questione ed esclude la possibilità di fare a meno delle sanzioni per i medici che prescrivono in modo inappropriato. "Le sanzioni sono previste - dice Lorenzin all'Adnkronos Salute - e riguarderanno il salario accessorio. Non scatteranno però quando il medico motiverà il perché di una prescrizione apparentemente inappropriata, quindi - evidenzia - c'è la massima garanzia per il cittadino e per il medico".
"Come detto già prima dell'estate - prosegue comunque Lorenzin -possiamo rivedere le tabelle. Prima del decreto ci confronteremo ancora con le società scientifiche e i rappresentanti dei medici. Non vogliamo punire nessuno - sottolinea - ma indietro non si torna. Offriamo ai medici un supporto per prescrivere al meglio, sulla base delle evidenze scientifiche".
Nel pomeriggio il ministro, rispondendo al Question Time alla Camera, ha inoltre assicurato il suo "impegno e quello del Governo per una piena collaborazione affinché venga licenziato in tempi brevissimi un testo normativo. Consapevole che negli ultimi anni il fenomeno della medicina difensiva ha assunto dimensioni tali da determinare un impatto negativo sul Fondo sanitario, di recente stimato in oltre 13 mld di euro, con ricadute negative sull'assistenza ai cittadini".
"La Commissione consultiva in materia di problematiche sulla medicina difensiva e di responsabilità professionale sanitaria ha individuato alcune soluzioni normative e - ha aggiunto Lorenzin - il 6 agosto ha trasmesso il documento che nei giorni scorsi è stato inviato ai presidenti della XII Commissione di Camera e Senato. Il documento - precisa il ministro - configura la responsabilità del personale sanitario dipendente del Ssn e convenzionato in termi di responsabilità extracontrattuale, con conseguente riduzione dei termini di prescrizione del reato da 10 a 5 anni. Prevede l'inversione dell'onere della prova a vantaggio del professionista sanitario e limiti all'azione di rivalsa della struttura sanitaria sul singolo professionista. Oltre ad una specifica definizione della colpa grave del sanitario. Configura una fattispecie autonoma a titolo di reato di lesione o omicidio colposo e il rafforzamento dell'obbligo di assicurazione delle strutture pubbliche, case di cure private e degli operatori sanitari. Infine l'istituzione dell'albo dei periti qualificati dove i giudici potranno attingere".